La mia esperienza raccontata al Rotary Club di Vicenza
E’ proprio vero: da cosa nasce cosa. Ne ho avuta l’ennesima conferma qualche giorno dopo la messa online della video-intervista rilasciata a Telemer spa ricevendo l’invito da parte del sig. Gianfranco e del sig. Flavio a raccontare la mia esperienza ai membri del Rotary Club di Vicenza. Devo ammettere che fino a quel momento non mi ero mai informata sulle finalità di questa associazione e che quindi ho accettato l’invito per come mi era stato prospettato: raccontare come ho “reinventato” la mia professione in un periodo di grande crisi economica per il settore turistico.
Non è facile parlare di se stessi. Il rischio di risultare noiosi o autocelebrativi è sempre dietro all’angolo. Per cercare di mantenere l’attenzione ho pensato di preparare una piccola presentazione con foto, post pubblicati sui social e commenti ricevuti nel corso di questi sei mesi che mi hanno cambiato la vita. Dopo aver spiegato brevemente come è nata l’idea di Sentieri d’Arte e Architettura e in che cosa i miei Viaggi a Tema si differenziano dalla classica offerta turistica, ho cercato di raccontare il senso di smarrimento che si è impossessato di me a inizio novembre e come l’ho superato lanciando a me stessa tre belle sfide.
Ho spiegato insomma come in una notte autunnale la Monica adulta, razionale e concreta, quella pronta a dire “Tanta fatica per poi non mettere in tasca niente? Lascia perdere, non è questo il momento” è stata messa a tacere dall’altra Monica. Quella che sogna, che si commuove davanti a un gesto gentile, che scoppia a ridere per un nonnulla, che pensa che l’arte non sia una cosa per pochi eletti. Proprio come scrissi sul post pubblicato su Instagram il 6 novembre 2020. In poche parole ho raccontato come è nata Storia dell’Arte in Pillole, la serie di incontri GRATUITI con cui ho cercato di contrastare i terribili effetti psicologici del covid regalando agli altri dei momenti di bellezza. Come sono riuscita ad allontanare il malumore e gli inevitabili pensieri negativi – miei in primis, e poi degli altri – usando il balsamo dell’arte.
Ho ripercorso poi l’incredibile cammino fatto in questi sei mesi, ovvero la serie di iniziative online divenute a pagamento su richiesta dei partecipanti che, riconoscendo valore alla mia professione, hanno voluto darmi un aiuto concreto in un momento di enorme difficoltà. Eccole:
- Italia Fuori Rotta
- L’ABC dell’Architettura
- I Tiepolo e la moda del Settecento (in collaborazione con Martina e Maddalena)
- Dei, mostri ed eroi – la storia dell’arte raccontata ai bambini
- Aperi-miti
Il cammino è iniziato con un passo veramente minuscolo, ovvero l’essermi chiesta “Cosa posso fare io, nel mio piccolo e senza mettere a rischio la mia cardiopatia, per aiutare gli altri in questo momento?”. Il resto poi è venuto quasi da sè, lasciandomi in eredità una serie di insegnamenti che sono riuscita a cogliere in pieno preparando la presentazione per il Rotary di Vicenza e che oggi voglio condividere anche con te.
1. Ascolta sempre i tuoi clienti: spesso hanno la soluzione che fa per te
E’ questa forse la lezione più importante sul piano professionale appresa durante questi sei mesi di attività online. Siamo talmente abituati a pensare di essere NOI la soluzione alle richieste dei nostri clienti che spesso perdiamo di vista l’incredibile potenzialità racchiusa nelle loro parole, nei loro commenti, nei loro timidi suggerimenti.
Se penso a come sono nate le mie iniziative, devo riconoscere che le uniche idee originali che ho avuto sono state solo due: quella di creare degli incontri gratuiti di avvicinamento alla storia dell’arte contemporanea e quella di coinvolgere colleghe di altre regioni per far “viaggiare virtualmente” i nostri amici durante le vacanze di Natale. Tutto il resto si è sviluppato grazie agli input che mi sono stati dati dai frequentatori dei miei “corsi”. C’è chi mi ha suggerito un percorso dedicato all’architettura, chi mi ha chiesto “perchè non fai qualcosa di simile per i bambini”, chi mi ha proposto di fare un intervento insieme ad una storica della moda, chi ha cercato di iscriversi in incognito agli incontri pensati per i più piccoli dandomi così l’idea per Aperi-miti, la versione adulta di “Dei, mostri ed eroi”. E se devo dirla tutta, sono state proprio loro, le fantastiche donne che hanno partecipato alla versione gratuita di Storia dell’Arte in Pillole, a dirmi un bel giorno: “Non crederai di finire così, vero? Questi incontri ci stanno piacendo così tanto che saremmo disposte a pagarli pur di poter andare avanti”…
2. Quando passa un treno, prendilo al volo
Cresciuta all’ombra del ritornello “impara l’arte e mettila da parte”, nella mia vita ho fatto di tutto. E quando dico “di tutto”, intendo davvero i ruoli più disparati: animatrice turistica, receptionist, cameriera, copywriter, albergatrice, travel-blogger, docente, coordinatrice di progetti di promozione turistica oltre ovviamente alla guida. Molti di questi lavori non li ho nemmeno cercati. Mi sono stati semplicemente proposti e spesso li ho accettati senza pensarci troppo, a volte dando delle svolte improvvise e inaspettate alla mia vita.
A lungo, ripensando alla mia variopinta carriera lavorativa, l’ho vista come un insieme di punti posizionati in modo più o meno casuale su un foglio bianco, con esperienze difficili da far collimare tra loro. Solo ora ho capito invece che non è andata proprio così. La pandemia mi ha fornito la matita con cui collegare i diversi puntini – hai presente quelli numerati nella Settimana Enighmistica? – e quel che ne è uscito è lo splendido disegno di questi sei mesi. Per la prima volta mi sono resa conto che TUTTE le esperienze maturate in trent’anni non solo mi hanno insegnato qualcosa, ma hanno affinato competenze così diverse che, una volta unite le une alle altre, mi hanno permesso di superare la crisi. Se non economicamente, almeno mentalmente: e credimi che non è poco!
3. Se ti sembra di non poter fare più nulla, tu dona
E’ questa sicuramente la lezione più grande di un inverno a dir poco surreale. Tutta la strada percorsa, le persone speciali incontrate, le occasioni di crescita professionali affrontate sono nate dalla scelta maturata la notte tra il 5 e il 6 novembre. O meglio, dalla presa di coscienza dei tempi terribili che si stavano spalancando dinnanzi a me, dall’accettazione del mio essere impotente di fronte a una situazione senza precedenti e dalla consapevolezza che ci doveva pur essere qualcosa che nel mio piccolo avrei potuto fare per gli altri. Questo qualcosa è stato DONARE. Donare il mio tempo, le mie conoscenze, un sorriso, un messaggio di conforto. Da questa scelta è nata la prima versione di Storia dell’Arte in Pillole. Tutto il resto, come avrai già capito, è nato poi da sè.
A conti fatti non ho dubbi di aver ricevuto molto più di quel che ho dato e per questo non posso che essere grata alla vita. Ed è a Lei, alla Vita, che voglio restituire la parte avuta in eccedenza. Ecco perchè quando una delle signore del Rotary mi ha chiesto se ho intenzione di fare ancora qualcosa per gli altri quando torneremo alla normalità non ho avuto dubbi nel rispondere sì. L’idea c’è già. L’avevo inserita nel mio “business plan spirituale” già nel 2019 e la trovi, tra le righe, anche in fondo al post scritto al termine dell’esperienza online con i bimbi. E se è vero che da cosa nasce cosa, non ho dubbi che anche questo nuovo seme darà vita ad un fiore di una bellezza sconvolgente.
Credit illustrazione di copertina: Mariangela Rinaldi
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